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La figura di Arianna, tra mito e musica. Si intitola “Sul filo degli affetti. Il sogno di Arianna” il pregevole cd pubblicato da Movimento Classical, che vede protagonista il soprano Arianna Lanci, specializzata nel repertorio barocco, affiancata da Chiara Cattani (clavicembalo e fortepiano) e da Verena Laxgang (violoncello barocco). Un trio tutto al femminile che costruisce un itinerario storico musicale intorno alla mitica principessa cretese abbandonata da Teseo, partendo dall’aulica espressività di Monteverdi per approdare ai fremiti romantici di Haydn.
“Toccare affetti estremi. Porsi al centro di una dimensione esistenziale ineludibile: l’abbandono”. Così il soprano giustifica la scelta di concentrarsi su Arianna, figura mitologica che si presta a una molteplicità di letture, segnata da fragilità e potenza, icona della relicta almeno da quando il poeta Catullo ne ricama il lamento nel carme 64. Un canto che diverrà modello per altre grandi figure femminili del mito, da Medea a Didone, non solo segnate dall’esperienza dell’abbandono ma anche vittime impure. L’Arianna di Catullo è la principale fonte di riferimento per Ovidio, a sua volta modello per la rappresentazione della principessa in epoca barocca. Andata in scena nel 1608 a palazzo ducale di Mantova, l’Arianna di Monteverdi impone il genere del “lamento” come uno dei topoi più amati del teatro musicale delle origini, nel segno del recitar cantando. Il celebre lamento, unica gemma rimasta dell’opera, costituisce un condensato delle potenzialità espressive del declamato arioso, a partire dal tragico incipit “Lasciatemi morire”, che pone in primo piano il verbo “lasciare”, che poi torna come un Leimotiv.
Agli antipodi – anche cronologicamente – si pone l’Arianna a Naxos di Franz Joseph Haydn, la più debitrice della fonte ovidiana, articolata in due recitativi accompagnati e due arie di finissima ispirazione melodica. Nel cuore del cd, l’inedita cantata di Alessandro Scarlatti Dove alfin mi traeste, dove prevale il sentimento dell’amore: la scrittura musicale è particolarmente raffinata, con ardite figurazioni armoniche. Non mancano due voci femminili anche a livello di composizione: Barbara Strozzi (1619 – 1677) e Antonia Bembo (1640 – 1720), con tre arie di particolare pregio melodico.
Arianna Lanci vanta una voce di bel colore, estesa e duttile, e canta con precisione stilistica e un’espressività misurata, attenta alla restituzione del senso delle parole e alla valorizzazione delle arcate melodiche. La affiancano in modo impeccabile le altre due musiciste, sensibili e puntuali nell’accompagnare la voce.
SUL FILO DEGLI AFFETTI
Il sogno di Arianna
Musiche di Monteverdi, Strozzi,
Bembo, Scarlatti, Haydn
Arianna Lanci, soprano
Chiara Cattani, clavicembalo e fortepiano
Verena Laxgang, violoncello barocco
Etichetta: Movimento Classical
Formato: CD
Pubblicazione 2021